Come installare il riscaldamento autonomo



Introduzione

Se abitate in un condominio, sapete benissimo che vi sono alcune regole di base che devono essere rispettate. Tra queste molto volte causa di litigio può essere l'azionamento o meno del riscaldamento. Con l'inverno e la stagione fredda si rende quindi necessario accendere i riscaldamenti. Molto spesso vengono anche accesi presto a partire dal mese di ottobre. In un condominio, gli orari relativi all'accensione e allo spegnimento del riscaldamento vengono stabiliti in assemblea condominiale, con l'inevitabile svantaggio di dover sottostare a regole fisse che non sempre vanno bene a tutti. In questa guida vedremo come è possibile installare un impianto di riscaldamento autonomo, in modo da ottimizzare i costi e renderli più affini alle nostre esigenze quotidiane.
Il riscaldamento autonomo rappresenta quindi una soluzione ottimale per tutti. In questo modo infatti si ha la possibilità di gestire in maniera proficua tale impianto, evitando di sprecare calore ed energia quando non siamo presenti a casa o quando siamo via per alcuni giorni e non riteniamo necessario avere la casa riscaldata al massimo. Attualmente la legge non prevede ostacoli per passare dal riscaldamento centralizzato a quello autonomo, tuttavia è necessario dare preavviso al condominio, meglio se durante un assemblea, fornendo prove oggettive che l'impianto centralizzato non permette all'appartamento di godere della piena qualità del servizio di erogazione del calore. Seguendo la stessa normativa occorre precisare che l'installazione di un impianto autonomo non dovrà danneggiare in alcun modo l'erogazione di calore negli altri appartamenti.
È importante sottolineare però che il condomino che decide di rendersi autonomo dovrà comunque continuare a corrispondere al condominio le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto centralizzato. Oltre chiaramente anche a quelle relative alla sua conservazione. Sarà invece escluso solo da quelle spese che riguardano la gestione del canone di riscaldamento e da quelle che riguardano l'acquisto di combustibile.
Una volta autonomi, è importante saper scegliere bene la tipologia di caldaia da installare a casa che più si avvicina alle nostre esigenze. Avete la possibilità di scegliere tra un modello tradizionale a gas o uno più moderno a condensazione, capace di consumare il 30% in meno rispetto ad un modello tradizionale. Inoltre per questo secondo modello sono previsti importanti sgravi fiscali per la installazione. È una scelta coraggiosa ma che se ritenete giusto fare vi porterà un'autonomia di gestione e un risparmio economico da non sottovalutare.

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